Ineluttabilità della Storia

Metaverso. Euforia e distopia

Guerra e Pace, romanzo-mondo di Tolstoy è, senza dubbio alcuno, il romanzo più significativo che abbia mai letto. Lo dice il titolo stesso. Guerra e Pace. Ovvero, le uniche due condizioni dell’umano. Le viviseziona entrambe, con una capacità narrativa senza eguali.

Durante queste prime settimane del conflitto russo-ucraino mi sono dapprima cibato voracemente di informazioni; ho sviluppato una subdola fissazione per le notizie di guerra. Volevo sapere tutto, qualsiasi Ultim’ora, qualsiasi Breaking News sul fronte occidentale, e anche su quello orientale.

Ma come tutte le fissazioni perdono il loro impeto dopo qualche tempo. Anche la mia è rientrata nella consuetudinale lettura mattutina delle notizie, senza la voracità bulimica dei primi giorni. Eppure, l’altra sera ero in meditazione e pensavo alla guerra; anche se non avrei dovuto pensare, pensavo alla guerra.

All’intelletto umano, le cause dei fenomeni sono inaccessibili nella loro totalità. Queste parole si sono materializzate come nuvole semitrasparenti sopra il nero dello spazio vuoto della mente. Era un pezzo di Guerra e Pace, ne ero sicuro.

Per cui mi sono alzato e a piedi scalzi sono andato alla libreria. Lì ho preso il libro e ho cercato quel capitolo che parlava di grandi eroi, volontà umana e forze sotterranee. Dio quanto era perfetto, spero lo sia anche per te.

All’intelletto umano, le cause dei fenomeni sono inaccessibili nella loro totalità. Ma il bisogno di ricercare le cause è insito nell’anima dell’uomo. E l’intelletto umano, non riuscendo a entrare nell’infinità e nella complessità delle condizioni dei fenomeni, ciascuna delle quali, presa a sé, può apparire una causa, si aggrappa al primo e più accessibile punto di riferimento e dice: ecco la causa. Negli eventi storici (dove l’oggetto dell’osservazione sono le azioni umane) il punto di riferimento originario è la volontà degli uomini; poi viene la volontà degli uomini che hanno una posizione storicamente preminente, gli eroi della storia. Ma basta penetrare nell’essenza di un qualsiasi evento storico, vale a dire nell’attività dell’intera massa di uomini che hanno partecipato all’evento, per convincersi che la volontà dell’eroe della storia non solo non dirige le azioni delle masse, ma è essa stessa costantemente diretta. Può sembrare che interpretare in un modo o nell’altro il significato di un evento storico sia una questione senza importanza. Ma tra chi afferma che i popoli d’Occidente andarono verso Oriente perché Napoleone aveva voluto così, e chi afferma che questo è avvenuto perché doveva avvenire, c’è la stessa differenza che c’era un tempo fra chi sosteneva che la Terra sta ferma e i pianeti si muovono intorno ad essa e chi diceva invece di non sapere su che si regga la Terra ma d’esser certo che esistono leggi che governano tanto il suo movimento quanto quello degli altri pianeti. Le cause di un evento storico non esistono né possono esistere, fatta eccezione per la causa unica di tutte le cause. Esistono, tuttavia, leggi che governano gli eventi, in parte ignote a noi, in parte verificabili.
La scoperta di queste leggi è possibile solo nella misura in cui si rinunci completamente a ricercare le cause nella volontà di un solo uomo, così come la scoperta delle leggi che regolano il moto dei pianeti è diventata possibile solo quando gli uomini hanno rinunciato alla convinzione che la Terra sia immobile.

Ora non so quanto Putin, Zelensky, Biden o Di Maio siano responsabili di quello che sta succedendo. Sicuramente ognuno di loro sta prendendo le migliori decisioni possibili secondo il sistema di pensiero che li ha forgiati. Ma quanto loro stessi siano veramente consapevoli di ciò che fanno, rimane incerto. Forse sono soltanto pedine dello spirito del tempo, e agiscono come guidati dai fili invisibili dell’ineluttabilità della Storia.

Tra qualche anno, gli analisti sapranno darci spiegazioni ineccepibili sul perché Putin avesse sbagliato nel rivendicare il Donbass e su quanto Zelensky fosse stato carismatico nell’evocare l’irredentismo ucraino, o al contrario ci diranno quanto fosse stata scellerata la donazione europea delle armi agli ucraini e quanto puntuali le contro-sanzioni russe all’Europa. Ce lo diranno con una tronfia sicumera, rendendo ovvio il mare incerto nel quale stiamo navigando.

Non so voi, ma il naufragar m’è dolce in questo mare.

Emilio Dal Bo

Un imprenditore digitale con la nostalgia degli esami universitari, un life hacker che ama riflettere sulla contemporaneità. Caratteri Media è il progetto culturale che raccoglie i segnali caleidoscopici della contemporaneità per condividerli attraverso approfondimenti tematici e la divulgazione della saggistica contemporanea.
Corro, medito, mi addormento quasi sempre al cinema, viaggio dove fa molto caldo e adoro i carboidrati.

COLLABORIAMO?

Emilio Dal Bo

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